Suicidio in adolescenza
Nel mondo, il suicidio è tra le prime cinque cause di mortalità nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni. In molti paesi si colloca come la prima o la seconda causa di morte tra ragazzi e ragazze in questa fascia di età.
Avere pensieri suicidi ogni tanto non è anomalo, fanno parte del naturale processo di sviluppo nel quale bambini e ragazzi si trovano impegnati in problemi esistenziali e cercano di comprendere la vita, la morte e il significato della vita. Questi pensieri diventano disfunzionali, nei bambini e negli adolescenti, quando il suicidio sembra essere l’unica via d’uscita dalle difficoltà. In questo caso vi è un serio rischio di suicidio e tentato suicidio.
Va preso seriamente in considerazione qualsiasi cambiamento improvviso e drammatico inerente il livello di prestazione e il comportamento del bambino o dell’adolescente come:
- mancanza di interesse nelle attività quotidiane;
- calo generale nel rendimento scolastico;
- riduzione dell’impegno;
- comportamento inadeguato in classe;
- ripetute assenze ingiustificate a scuola;
- abuso di nicotina, alcool e droghe (compresa la cannabis);
- episodi di violenza tra studenti.
L’aspetto più importante della prevenzione del suicidio è il riconoscimento precoce di bambini e adolescenti in difficoltà per poter intervenire e rafforzare l’autostima, promuovere l’empatia, prevenire il bullismo e violenze nella scuola.
Per mettere in atto queste misure e prevenire il suicidio nel lungo periodo, è necessario un adeguato sostegno psicologico.